L’importanza delle parole chiave nella SEO

Parole chiave nella SEO

Parole chiave nella SEOChiunque possegga una buona capacità di scrittura può creare dei contenuti di qualità, ma non tutti riescono a renderli facilmente accessibili e rintracciabili dagli utenti, sempre meglio affidasi ad un esperto seo.

Il problema è molto rilevante nel caso di un’attività commerciale, dove niente visibilità significa zero guadagni. Come fare allora per comunicare con Google affinché i nostri articoli sì posizionino al meglio?

Dobbiamo necessariamente utilizzare all’interno del testo dell’articolo delle keyword strategiche. Il significato letterale è parole chiave e consistono semplicemente nelle ricerche che gli utenti compiono abitualmente ogni giorno.

Quando lo spider di Google scansiona una pagina web, elimina tutti i contenuti irrilevanti e ,attraverso complessi algoritmi, riesce a capire quali sono le frasi più importanti che gli permettono di catalogare il documento nella giusta categoria del suo database. Se il blogger o il consulente SEO hanno fatto un buon lavoro, le keyword, inserite a regola d’arte, faranno si che il contenuto si posizioni nelle ricerche d’interesse.

I blogger sono obbligati a utilizzare keyword strategiche all’interno dei loro articoli. Quando vogliono creare un nuovo contenuto, devono in primo luogo analizzare le ricerche che gli utenti compiono per quella determinata tematica. Il tool più utilizzato per questa operazione è lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Adwords, che abbiamo già utilizzato per scegliere la nicchia del blog.

Il keyword planner ci dà l’idea del volume delle ricerche mensili, a partire da un tema centrale che comunicheremo allo strumento. I risultati ci mostreranno anche delle keyword correlate, che dovremmo sfruttare all’interno del nostro articolo.

Planner keyword

Non ha molto senso cercare di posizionarsi con keyword troppo competitive, perché a parte lo sforzo da mettere in campo, non porteranno a grossi risultati. Facciamo un esempio per chiarire questo concetto; una delle keyword con più concorrenza è sicuramente Forex, si tratta di una nicchia di Adsense molto remunerativa e dove sussistono altre forme di monetizzazione come le affiliazioni con il broker. Riuscire a posizionarsi nelle prime posizioni con questa parole chiave è veramente improbabile. Ma quanta gente cerca il termine Forex su Google, così…secco? Tantissime persone sicuramente, ma cosa stanno cercando in realtà? Probabilmente non hanno nemmeno idea di cosa si tratti e a tal ragione cercano delle informazioni per capire il significato di un termine che magari hanno sentito da un amico o dopo averlo letto su Facebook. Si tratta quindi di una ricerca dettata dalla curiosità, che Wikipedia può soddisfare tranquillamente.

Molto meglio andare al lavorare sulle keyword cosiddette Long Tail, a coda lunga, cioè formate da due o più parole. Un ulteriore esempio ci può far capire meglio perché puntare sulle keyword Long Tail.

Rimaniamo sempre nell’ambito del Trading, ad un primo livello troviamo chi cerca forex, una keyword composta da una sola parola e abbiamo visto che possiamo identificarli come curiosi.

Ad un secondo livello invece ci sono le persone che già conoscono il significato del termine e vogliono approfondire, ad esempio cercando un “broker forex”. Infine troviamo al terzo livello persone che sono già consapevoli delle caratteristiche del servizio e stanno cercando qualcosa di specifico, con una propensione maggiore a compiere un acquisto. Un esempio di keyword profittevole, potrebbe essere ”broker forex con ritenuta d’acconto”.

La buona notizia è che maggiore sarà il numero di parole presenti nella keyword e minore sarà la concorrenza, dandoci modo di concentrarci su attività che possono avere un ritorno economico.

Long tail

Diciamoci la verità, per quale motivo stiamo portando avanti il blog? L’obiettivo è guadagnare, giusto?

Allora quello di abbiamo bisogno è un pubblico che compia degli acquisti, che s’iscriva alla newsletter, che compia un’azione che porti beneficio al progetto editoriale. Possiamo posizionarci per tutte le parole chiave del mondo, ma ritengo saggio evitare troppi sforzi nel tentativo di salire di popolarità per keyword troppo generiche.

Dove inserire le parole chiave

Impariamo a considerare Google come un essere umano. Noi quando scopriamo un nuovo articolo, in prima battuta leggiamo il titolo e se non contiene la keyword che c’interessa, premiamo il tasto indietro e cerchiamo altrove. Se invece l’intestazione riesce a catturare la nostra attenzione, scorriamo velocemente i primi due o tre paragrafi, per avere un’idea migliore circa la qualità globale del contenuto. Dopo di che scrolliamo la pagina velocemente, soffermandoti sul testo in grassetto e sulle immagini. Solo allora, se queste componenti sono riuscite a convincerci, leggeremo con attenzione tutto l’articolo.

In linea di massima, Google dovrebbe funzionare in questo modo, per cui la keyword principale va inserita all’interno del titolo dell’articolo. Rafforzane la rilevanza nel primo blocco, usando sinonimi e concetti correlati, utilizza immagini ad hoc, inserendo una descrizione appropriata nell’alt code e usa il grassetto solamente quando serve.

Attenzione a non ripetere troppo spesso le stesse parole chiave (keyword stuffing), potrebbe essere interpretato come una specie di spam, un contenuto scritto da un robot o da una persona che non conosce l’argomento, che per allungare il brodo non approfondisce i concetti, continuando a ripetere le stesse cose per tutta la durata del testo.

Conclusioni

Gli algoritmi dei motori di ricerca si sono evoluti, ma le parole chiave hanno mantenuto una discreta rilevanza, per un corretto posizionamento. Studia, intercetta le domande degli utenti nei forum, valuta la concorrenza e concentrati sui contenuti che possono portare a una conversione maggiore.

Il lavoro del SEO consiste nel far si che questi contenuti siano interpretati correttamente dai motori di ricerca, attraverso tutta una serie di operazioni, nelle quali il lavoro sulle keyword occupa una posizione privilegiata.